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EVENTO

PLENUM Napoli edition

a cura di Marina Guida

15 nov 2019

6 dic 2019

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Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli

Maschio Angioino

Inaugura sabato 16 Novembre al Maschio Angioino, il Castel Nuovo simbolo della storia e della grandezza di Napoli, la personale di Luca Gilli dal titolo “Plenum”.

Il progetto, organizzato in collaborazione con la galleria Paola Sosio Contemporary Art di Milano, è promosso dall'Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, e gode del Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee.

La mostra del fotografo emiliano, ospitata la scorsa estate a Capri, all’interno dei saloni liberty dell’incantevole Villa Lysis, si arricchisce ora di diversi scatti inediti partenopei. In questa nuova tappa di Plenum, Gilli rivisita e amplia la narrazione fotografica pensata per la Villa sul tetto di Capri, portando il suo obiettivo fotografico sui Complessi Monumentali napoletani, in un rimando di scenari, così vicini, eppure così distanti.

 

Circa venti fotografie a colori di medio e grande formato in esposizione nell’imponente sede regale della dinastia Angioina prima, e di quella Aragonese poi, proprio nel cuore della scenografica Piazza Municipio,  antistante la panoramica area del Porto.

 

Gilli articola il suo dialogo artistico, che è al tempo stesso scientifico e filosofico, facendo leva sul concetto di “Plenum”, di aristotelica e cartesiana memoria.

 

In queste opere - scrive la curatrice Marina Guida nel testo critico in catalogo - le ombre sono azzerate e gli oggetti sembrano fluttuare in un fluido invisibile, che ne avvolge la forma e ne struttura l’essenza. Si tratta di un modus operandi, al tempo stesso etico ed estetico, che si contrappone alle pratiche fotografiche correnti, focalizzate sul pieno e sull’eccesso narrativo ed espressivo. Un’inversione di tendenza che intercetta e struttura una precisa architettura visiva invitando alla pausa, all’ascolto, alla riflessione, alla meditazione. L’artista rovescia il rapporto gerarchico tra figura e sfondo, e conferisce al vuoto il primato all’interno dell’immagine, dischiudendo così un nuovo orizzonte di senso, ed una inconsueta possibilità di visione.

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